domenica 14 giugno 2015

EXPO: IL MERCATO METROPOLITANO, MILANO


No, non sono ancora stata ad EXPO. Ovviamente però non mancherò di recarmi a curiosare tra i padiglioni di Rho. E’ vicino a casa, per di più si parla di alimentazione e nutrizione, come potrei non andare?  Ho acquistato già da tempo i biglietti che consentono l’accesso per due giornate consecutive, in quanto è evidente che un solo giorno non sia minimamente sufficiente per farsi un’idea esaustiva e francamente mi sa che pure due saranno pochi. Vedremo, credo che vi aggiornerò entro breve, la mia idea è infatti quella di far visita all’Esposizione Universale entro il mese di luglio, prima delle agognate ferie estive. Nel frattempo però non ho perso tempo e sto approfittando di alcune delle numerose iniziative che, naturalmente soprattutto a Milano, ruotano intorno a questo tanto atteso e discusso evento. La mia preferenza al momento va al Mercato Metropolitano.  Beh, si gioca facile con me. Che mi piace magnare lo sapete, ma forse non sapete ancora che uno dei luoghi che prediligo per farlo è il regno dello street food, manco a dirlo,  proprio il mercato. Luogo d’incontro colorato, vitale, allegro, autentico e genuino. E molto spesso pittoresco e chiassoso! Quello del mercato è uno dei pochi rumori che amo, il rumore della vita! In qualsiasi città io mi trovi, l’agglomerato di bancarelle locale è una tappa fissa e presto comincerò a parlarvi di alcuni dei miei mercati preferiti sparsi per il globo. Considerate le premesse, capirete come, solo dal nome, la mia attrazione per il Mercato Metropolitano sia stata immediata.


E’ situato in zona Porta Genova, a due passi dall’omonima stazione, nell’area che un tempo ospitava il mercatino delle pulci più noto della città, la Fiera di Senigallia. Trovarlo è molto semplice: dando le spalle alla stazione dirigetevi verso destra in via Valenza e percorrete tutto il suo muro perimetrale, al termine del quale troverete l’ingresso del mercato. Per chi non è esperto di Milano, farà piacere sapere che si trova in una delle zone più caratteristiche e vivaci della città, a ridosso della modaiola via Tortona, nei pressi del Naviglio Grande e a due passi dalla rinnovata Darsena, dove abbondano i negozi alternativi, dove si scatena la movida serale e dove si possono ammirare le tipiche case a ringhiera lombarde ristrutturate alla perfezione.


Ma cos’è esattamente il Mercato Metropolitano? E’ il classico mercato con le bancarelle che vendono  di tutto un po’? No, non proprio. Innanzitutto è importante sottolineare che si tratta un ottimo esempio di rivalorizzazione e di recupero di spazi inutilizzati e degradati, nasce infatti all’interno di un vecchio deposito delle ferrovie con l’idea di dare vita ad un vero e proprio Farmer’s Market, dove i protagonisti sono i produttori locali e diversi ristoratori e imprenditori milanesi che si sono aggregati in un unico spazio per offrire le proprie specialità. E’ composto da due aree distinte, una all’aperto e l’altra al coperto. Quest’ultima trova spazio in un vecchio capannone tappezzato da colorati graffiti e occupato da diversi stand, gli uni accostati agli altri, che offrono pasta fresca e altre tipologie di primi piatti tra cui insalate fredde di riso e legumi o la toscanissima pappa al pomodoro, secondi a base sia di carne, sia di pesce, salumi e formaggi, piadine romagnole, prodotti da forno dolci e salati. Troverete anche uno spazio dove acquistare prodotti biologici, tra cui tante marmellate molto particolari, ma anche libri e utensili per la cucina. 


La mia preferita è però la parte esterna. Qui, dove grazie alla semina di fiori e piante si è cercato di ricreare un ambiente agreste e bucolico tra tanti coloratissimi e originali posti a sedere come il classico sacco di terriccio, regna incontrastato lo street food. Subito all’ingresso del mercato noterete una bottega dove poter acquistare direttamente dal produttore frutta e verdura freschissime, mentre spingendovi più avanti, oltre il capannone, troverete numerosi stand, originali food truck e simpatiche ape car che propongono tipicità regionali come le sicilianissime pane e panelle, panini gourmet, burgers, pasta ripiena, fritti, gelati dai gusti insoliti, birre artigianali, cocktails ricercati e tante altre specialità. Insomma, grande varietà di cibo, da quello di strada, semplice e autentico, a prodotti più raffinati come ostriche e tartare. Il Mercato Metropolitano è a mio parere promosso anche per il portafoglio. C’è sì qualcosa che viene venduto a prezzi un tantino esosi, ma nella maggioranza dei casi il tutto è proporzionato alla qualità e alla quantità offerta.



Per il momento sono stata qui con il maritozzo in due occasioni diverse. La prima volta, per riprenderci da una lunga passeggiata attanagliati nella morsa della tipica afa della Palude Padana, abbiamo inaugurato la nostra mangiata al Salad Bar con un bel piattone di assaggi misti di insalate fredde a base di farro e riso venere. Ottima scelta: piatto fresco, buono, leggero ma saziante. 


Abbiamo proseguito con due burger presso lo stand di Mike, locale milanese di recente apertura che ha il suo quartier generale nei pressi di Corso Como. Il suo orgoglio sta nella cottura a bassa temperatura al fine di preservare le proprietà organolettiche del cibo che dovrebbe quindi risultare più leggero e sano. Per quel che ho potuto provare effettivamente, almeno per quanto riguarda la leggerezza e la digeribilità, è vero, anche se bisogna dire che le dimensioni dei burger sono piuttosto contenute, infatti solitamente mi scontro con panozzi ben più voluminosi! Il prezzo è comunque proporzionato a quanto offerto. Il primo che ho addentato è stato il fish burger, nel quale un medaglione a base di salmone e cernia è accompagnato da lattuga, pomodoro e maionese all’arancia. Buono, buono, buono! E geniale l’idea della maionese all’arancia, semplicemente perfetta con il burger di pesce! La seconda alternativa, il Bufala Burger, mi ha invece entusiasmato meno. Carne di bovino con lattuga, pomodori secchi sott’olio e mozzarella di bufala DOP. Anche in questo caso sono stati utilizzati ingredienti di qualità che ben si sposano tra di loro, ma la ciccia purtroppo è stata una delusione. Lei, che dovrebbe essere l’indiscussa protagonista, era totalmente insapore. Che la cottura a bassa temperatura non le renda giustizia? Non saprei, ma forse la ciccia ha bisogno di essere più maltrattata per permettergli di sprigionare quell'inconfondibile e succulento sapore di brace. 


E per concludere una doppia dolcezza. Prima un bel gelatone ai gusti lampone, sesamo e vincotto, miele e semi di papavero. Mio Dio, che bontà! Ero titubante sui due gusti più insoliti, tanto da aver scelto anche il lampone per “pulirmi il palato” nel caso in cui i primi non fossero stati di mio gradimento. Niente di più sbagliato! Due gusti decisamente diversi tra di loro, ma entrambi a dir poco squisiti. Sesamo e vincotto molto forte e intenso da una parte, miele e semi di papavero delicatissimo dall’altra. E poi che goduria il contrasto tra il cremoso del gelato e il croccante dei semini di sesamo e papavero! L’artefice di questo capolavoro è la gelateria “L’artigiano del gelato” che si trova in zona Corso Vercelli e che vi straconsiglio. Nonostante fossi sazia e soddisfatta, mi sono infine fatta tentare da dei golosi pasticcini sfornati e farciti freschi freschi sotto gli occhi di noi avventori.


Avendo apprezzato moltissimo questa prima esperienza, la settimana successiva io e l’inseparabile maritozzo siamo tornati al Mercato Metropolitano per una nuova scorpacciata. Cominciamo aperitivando con una tartare di salmone e avocado assolutamente squisita, ne avrei mangiata a tonnellate! 


Seguono due primi piatti a base di pasta ripiena, plin di robiola di Roccaverano DOP con pere caramellate e burro aromatizzato alla lavanda e lime e ravioli di scorfano al ristretto di zuppa di pesce e briciole di pane tostato al rosmarino. Plin semplicemente divini! Che armonia e delicatezza di sapori! Scusate ma se ci ripenso, sbavo! Senza dubbio molto buoni anche i ravioli di scorfano, ma non da estasi come i plin. 


Passiamo alla ciccia, che però ancora una volta mi ha deluso. Ordino una tagliata di scottona che sulla carta dovrebbe pesare 300 grammi ed essere accompagna da insalata. La carne in sé non era memorabile ma comunque apprezzabile, peccato che fosse troppo cotta, che la quantità fosse al massimo poco più della metà di quanto dichiarato e che l’insalata consistesse in 3 foglioline di numero. Per la prima volta ho trovato inoltre il prezzo, 12.50€, sproporzionato sia per la qualità, sia per la quantità. 


Il gusto è tornato però a gioire grazie alla focaccia appena sfornata e farcita a crudo con pomodoro, stracciatella, melanzane e basilico. Un prodotto da forno eccellente, dove un impasto perfetto è accompagnato da ingredienti freschissimi e di altissima qualità. Il banco panetteria è in effetti uno degli stand più invitanti di tutto il mercato e provando uno dei suoi prodotti posso di certo affermare che non è solo l’occhio a restarne piacevolmente colpito. Anche in questo caso però il costo è eccessivo: un trancio di normali dimensioni costa la bellezza di 6.50€. Troppo nonostante l’indubbia qualità, inoltre siamo di fronte a uno dei pochi casi, anzi forse l’unico, in cui il prezzo del prodotto non è esposto.


Beh, avrete capito che, a mio modestissimo parere, una visita al Mercato Metropolitano è super consigliata. Ne vale decisamente la pena per più di una ragione: perché si tratta di un ritrovo piacevole e informale dove trascorrere qualche ora rilassandosi e deliziando il palato; perché l’offerta, già di per sé ampia, si rinnova continuamente con parte degli stand che cambia di volta in volta; perché segue una filosofia eco e green, infatti non solo si è circondati da tanto verde, ma gran parte dei materiali utilizzati sia per arredare l’intero spazio, sia per servire il buon cibo, sono interamente riciclabili; perché è anche un luogo di cultura, dove potete prendere parte a seminari e discussioni orientati ai temi della sostenibilità agroalimentare, partecipare a corsi di cucina, ascoltare musica dal vivo e assistere a una delle tante proiezioni nello spazio dedicato al cinema all’aperto.
Tutto ciò dovrebbe concludersi a fine ottobre, con la chiusura di EXPO, ma, visto il riscontro positivo che l’iniziativa sta avendo, si è già alzata qualche voce che chiede il proseguimento dell’iniziativa oltre quel termine e io non posso che schierarmi a favore di quest’idea.



Che il tanto discusso e controverso EXPO faccia bene alla città di Milano?

2 commenti:

  1. Buonasera
    sono Enrico Mantica, proprietario dell'Artigiano del gelato. Volevo ringraziarla personalmente per gli elogi ricevuti.
    Ho già lasciato un commento precedente, ma non ne ho trovato traccia nel blog, ecco perché le sto riscrivendo.
    Lo faccio anche per informare, lei ed i suoi lettori, del fatto che non troverete più la nostra ape all'interno di MM, poiché la direzione ha deciso di non rinnovarci il contratto in quanto la gelateria Vanilla, già presente all'ingresso della struttura con un grosso punto vendita, non gradendo la nostra presenza, ha richiesto ed ottenuto di sostituirci, con un carretto di sua proprietà, nell'area esterna dedicata allo street food.
    MM è purtroppo anche questo!
    Comunque, mille grazie ancora.
    Enrico Mantica

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    1. Buongiorno Enrico, grazie a lei per il commento. Effettivamente l'ultima volta che sono stata al MM ho notato la mancanza del vostro carretto gelati... Mi spiace molto, io comunque non mancherò di farvi visita nel laboratorio di zona Corso Vercelli! Le mando un saluto e rinnovo i complimenti per l'ottimo gelato.

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