domenica 3 aprile 2016

PARCO DI KEUKENHOF - LISSE, PAESI BASSI


Lo so, sto trascurando il blog più del solito, ma ahimè sto affrontando un periodo che – per non scendere nel volgare – definirei semplicemente “sfidante”. Anche nei prossimi giorni sarò probabilmente poco presente, ma voglio rimediare con questo articolo portandovi in un luogo veramente incantevole che richiede solo poche parole di presentazione, saranno infatti le immagini a parlare al posto mio.


Andiamo a Keukenhof, il parco floreale – in particolare di fiori a bulbo – più grande al mondo. Ci troviamo in Olanda, per la precisione nei pressi di Lisse, un paesone a una trentina di km a sud di Amsterdam. Dall’aeroporto di Schiphol il bus 858 vi condurrà direttamente alle porte del parco dove con il biglietto combinato bus+ingresso – io l’ho acquistato on-line – potrete non solo risparmiare, ma pure saltare le chilometriche file d’ingresso. Già, l’unico difetto di Keukenhof sono le immancabili orde di visitatori che lo prendono d'assalto, ma d’altronde c’è un perché. Questo esteso spazio verde apre al pubblico solamente per pochissime settimane all’anno, quelle corrispondenti alla fioritura durante la stagione primaverile che quest’anno va dal 24 marzo al 16 maggio. Va da sé che a tutti noi non resta che accalcarci in questi pochi giorni che ci vengono gentilmente concessi. Pazienza, Keukenhof va visto almeno una volta nella vita. Io un paio di anni fa ho organizzato un viaggetto a zonzo per i Paesi Bassi proprio con l’obiettivo principale di visitare questo parco e vi assicuro che, pur amando moltissimo la natura, non sono per niente dotata di pollice verde. D’altronde chiunque, anche chi non è particolarmente affascinato dal mondo floreale, resterà soggiogato dall’arcobaleno di colori offerto dalla moltitudine di fiori dalle varietà più disparate. Naturalmente i protagonisti assoluti sono i tulipani – i miei fiori preferiti! – che vi accoglieranno con forme e in tonalità che – sono pronta a scommetterlo – non avete mai ammirato prima.



Il mio consiglio è quello di arrivare al parco di prima mattina e di cominciare a vagare senza meta tra i suoi sentieri che, oltre a permettervi di ammirare i magnifici fiori, vi condurranno in tanti angolini incantati dove inaspettatamente vi imbatterete in serpeggianti ruscelli, romantici laghetti e addirittura in un vero labirinto e un classicissimo mulino a vento! Nel pomeriggio uscite dal parco, noleggiate una bicicletta – decisamente un obbligo in Olanda – nel parcheggio antistante l’ingresso principale e seguendo le immancabili e ben tenute piste ciclabili partite all’esplorazione dei dintorni, anch’essi punteggiati dalla miriade di sfumature delle infinite distese di tulipani. Vi troverete nuovamente immersi in paesaggi da cartolina che vi si aggrapperanno al cuore!





Piaciuto questo piccolo assaggio? 








Eccovi allora una lunga carrellata delle mie cartoline floreali.









Non sapete che fatica tra tante foto scegliere quali pubblicare...












... quindi lasciatevi abbagliare da questo petaloso (lo trovo così simpatico questo termine, bravo Matteo!) caleidoscopio cromatico...









... e godetevele, godetevele tutte!















Siamo giunti alla fine...  Alzi la mano chi si è sciolto di fronte a tanta bellezza... :-)

venerdì 4 marzo 2016

PEGGY PORSCHEN CAKES - BELGRAVIA, LONDRA


Di essere un’appassionata amante della pasticceria anglosassone penso di avervelo ripetuto allo sfinimento. E forse anche di quanto a Londra mi senta a casa e non semplicemente in visita in una città che mi piace tanto. Mi sorprendo ogni volta di questa sensazione di agio totale, di profonda familiarità e empatia che ho da sempre avuto con la capitale inglese. Sicuramente è in buona parte merito del fatto di averci vissuto e di esserci stata in visita molte volte, ma non solo. Basta pensare a quante – io ne conosco parecchie – persone vivono in un luogo senza mai maturare alcun legame profondo con esso. Per quanto mi riguarda credo infatti sia soprattutto una questione culturale, tanto che questo feeling l’ho instaurato a dire il vero un po’ con tutto il Regno Unito, la cui forma mentis sento sicuramente più affine rispetto a quella italiota. Per dire, pure la mia ormai remota tesi di laurea ruota attorno alla storia di questo Paese, quella delle sue relazioni internazionali nello specifico, e vi assicuro che se questa passione ha resistito ai preistorici tomi in inglese arcaico – alcuni termini non è riuscita a decifrarli neppure la mia relatrice che teneva periodiche conferenze negli USA! – dal peso di circa una tonnellata cadauno che mi sono dovuta sorbire per l’occasione, beh allora è proprio un sentimento che viene dal profondo.


Se uniamo quindi la golosa passione per la pasticceria locale, la capillare conoscenza della città e l’innato spirito british, provate solo a immaginare il numero di bakery che ho saccheggiato nella capitale inglese. Note o sconosciute, in zona centrale o periferiche, vi assicuro che sono talmente tante che nemmeno io stessa le ricordo tutte! Ogni volta che sono a Londra d’altronde cerco di scovare nuovi posticini zuccherosi da sperimentare, però ho un caposaldo, la mia dolce certezza assoluta, la mia irrinunciabile tappa fissa: il parlour di Peggy Porschen.


Dovete sapere che Peggy è una delle cake designer più famose del Regno Unito – ma no, che dico? Del mondo! – infatti l’ho scoperta ormai diversi anni fa proprio quando ho iniziato ad avvicinarmi a questa arte. A quel tempo la buona Peggy non aveva ancora aperto il suo adorabile salottino – questo è il significato di parlour – ma produceva i suoi capolavori solo su ordinazione, soprattutto di vip del calibro di Madonna, Kate Moss, Sting, la famiglia reale e tanti altri. Imbambolata mi incantavo di fronte allo schermo del pc ad ammirare le sue creazioni. L’ho adorata da subito e tuttora resta indiscutibilmente la mia cake designer preferita. Le sue torte e i suoi cupcake da un punto di vista estetico sono semplicemente perfetti. I suoi fiori in pasta di zucchero poi sono incredibili, sembrano veri! A differenza del buon Buddy che pur mi sta tanto simpatico e che come vi ho raccontato qui si merita una piena promozione per le sue goloserie, il suo stile è fine e minimalista. Il risultato sono delle opere d’arte delicate e raffinate. Questo stesso stile Peggy l’ha riproposto nel suo parlour, lo spazio dedicato a noi comuni mortali per goderci le sue prelibatezze. Un accogliente angolino – se non ricordo male, al suo interno ci sono solo quattro piccoli tavoli – interamente sui toni pastello, con l’accoppiata vincente del rosa e marrone a farla da padrone. E’ tutto così caramelloso e zuccheroso che vi sembrerà di trovarvi all’interno di una bomboniera!


Nonostante ogni minimo dettaglio del locale sia studiato alla perfezione nonché assolutamente adorabile, il suo vero punto di forza è il banco dei dolci. La scelta si divide fondamentalmente fra torte a strati e cupcake, ma potete trovare anche graziosissimi biscotti glassati e goloserie stagionali come ad esempio le mince pies durante il periodo natalizio. Essendo stata da Peggy innumerevoli volte e in tutte le stagioni, credo di aver provato quasi ogni tipo di dolce proposto. Ogni volta la scelta si è sempre rivelata ottima, ma naturalmente ho i miei preferiti, quelle prelibatezze che sono irrinunciabili e rappresentano un vero e proprio must.



Per quanto riguarda le torte trionfa il più classico dei classici inglesi, la Victoria Sponge che Peggy ha ribattezzato Glorius Victoria e che da tradizione prevede una base di sponge – attenzione, in italiano questo termine viene spesso tradotto come “pan di spagna” ma è sbagliatissimo essendo la prima ricca di burro, il secondo di uova – alla vaniglia farcita con marmellata ai lamponi e crema al burro alla vaniglia. Non da meno è la torta limone, lampone e rosa dove una succosissima sponge al limone è riempita con crema al burro meringata al lampone e frammenti di petali di rosa in cristalli di zucchero e rifinita con una guarnizione a base di lamponi freschi. Le torte di Peggy sono veramente fantastiche! Sempre belle umide e farcite con la giusta quantità di crema o confettura e mai troppo dolci come talvolta accade da queste parti. Insomma, ogni boccone è un vero inno alla perfezione.



Tra i cupcake il vincitore assoluto è senza dubbio il suo chocolate salted caramel cupcake. Base al cioccolato con un cuore al caramello salato e glassa di creamcheese al caramello sulla quale troneggiano squisiti pezzettini di english toffee. Questo cupcake è qualcosa di orgasmico! Innanzitutto c’è il caramello salato che vi assicuro essere il migliore in circolazione! Ovunque venga propinato – Regno Unito e Francia soprattutto, raramente in Italia – io mi ci fiondo perchè si tratta della mia farcitura preferita di cui ho una dipendenza cronica, ma il caramello salato di Peggy è inarrivabile. Ha una consistenza piuttosto densa e il bilanciamento tra dolce e salato è perfetto. Quel pizzicorino dato dal sale emerge con avvolgente intensità al palato ma il risultato complessivo è ben equilibrato per il piacere delle nostre festose papille gustative. La base al cioccolato è come sempre sofficissima e la creamcheese deliziosa, ancora una volta una delle migliori mai provate. Oltre al caramello salato, l’altro punto di forza di questo dolcetto è però lo strepitoso english toffee posto a guarnizione. L’english toffee è un’invenzione della mitica Peggy e consiste in uno spesso strato del suo squisito caramello salato ricoperto da del buon cioccolato al latte e scorparso di briciole di nocciole tostate. Una droga divina, non riuscirete più a smettere di portarvi uno via l'altro un pezzettino alla bocca! Almeno una confezione torna sempre con me in Italia e quella unica volta che è durata due giorni interi è stato tanto! Tra l’altro a novembre, l’ultima volta che ho fatto visita a Peggy, ho scoperto che sia il suo chocolate salted caramel cupcake, sia l’english toffee hanno ricevuto un Great Taste Award che in parole povere si può definire l’Oscar del cibo britannico. Beh, meritatissimo!


Il  cupcake che merita di salire sul secondo gradino del mio podio personale è quello alle fragole e champagne: base alla vaniglia ben inumidita con bagna allo champagne, farcita con conserva allo champagne e fragole e guarnita con creamcheese allo champagne alla cui sommità viene posta una bella fragolona fresca.
Il terzo posto se lo aggiudica il Banoffe Cupcake, in omaggio alla tipica torta inglese a base di caramello e banana.


Oltre a torte e cupcake belle e pronte per essere assaporate all’istante, nel parlour di Peggy potete acquistare direttamente anche alcune delle golosità prodotte nel suo laboratorio e che sono parte integrante delle sue creazioni, come ad esempio il suo mitico English Toffee, le sue conserve tra cui la buonissima allo champagne e fragole, giusto per citarne un paio. In realtà, per non farvi mancare nulla, potete portarvi a casa il mondo di Peggy al completo: i suoi libri di ricette, le raffinate porcellane rosa identiche a quelle utilizzate in negozio e accessori di pasticceria rigorosamente brandizzati. I prezzi sono leggermente oltre la media londinese, ma stiamo pur sempre parlando di Peggy Porschen! Che poi non è semplicemente una questione di nome, effettivamente si tratta del miglior ritrovo londinese dove deliziarsi con la tipica pasticceria anglosassone, appagando gli occhi oltre che il palato.


Colta in flagrante! :-D
“Sì, ma dove dobbiamo recarci per godere di tale ben di Dio?” direte voi. Al 116 di Ebury Street, fermata metro Sloane Square, nel centralissimo quartiere di Belgravia, a poca distanza da Hyde Park e Buckingham Palace. Un zona prevalentemente residenziale – non ci sono alberghi, uffici o attrazioni turistiche, resiste solo qualche grazioso negozietto e alcuni storici pub – e una delle più ricche della città, tanto che i prezzi esorbitanti delle magnifiche case sono ormai quasi esclusivamente alla portata di sceicchi arabi o di imprenditori asiatici multimiliardari. Gli inglesi si sono spostati in quartieri più accessibili – per modo di dire visti i prezzi pur sempre stratosferici degli alloggi nella capitale inglese – così Belgravia negli anni si è molto spopolata perché questi super ricconi sfruttano le loro case milionarie solo per poche settimane all’anno. A Londra questo è un problema sentito in più di una zona, ma sembrerebbe che a Belgravia sia particolarmente accentuato. Per tutti questi motivi, pur trovandosi nel cuore di Londra, Belgravia è piuttosto tranquilla, difatti una passeggiata tra le sue pittoresche stradine e i suoi giardini curati e raccolti oltre ad essere assolutamente consigliata è pure estremamente rilassante. La sua attrazione principale è senz’altro rappresentata dalle lunghe file ordinate di eleganti case – spesso dotate di belle terrazze –  dalle facciate in stucco bianco che fanno di Belgravia il miglior esempio di architettura classica dalla forte influenza stilistica italiana presente in città.


Uh, stavo per salutarvi dimenticando un particolare importante sulla nostra Peggy! Per chi di voi ambisce a diventare un/una fuoriclasse della pasticceria inglese, esattamente di fronte al parlour si trova l’Academy, ovvero la scuola dove la stessa Peggy o le sue fidate collaboratrici vi insegneranno – in cambio di tante, tante sterline! – tutti i trucchi del mestiere. Un’ottima opportunità per chi vuole e può permetterselo.
Io, pur nutrendo un'amatoriale passione per il baking anglosassone e il cake design in generale, preferisco varcare la soglia di quella piccola nuvola rosa che è la pasticceria e rilassarmi concedendomi un dolce peccato di gola accompagnato da del buon tè caldo al caramello. Top!