Sacrilegio!
Sono arrivata a quota 10 post e non ho ancora parlato del continente più magico, quello che non può mancare nel curriculum di ogni vero esploratore. Naturalmente sto parlando di madre terra Africa. Non me ne sono dimenticata, assolutamente no, è solo che avendo talmente tanto da dire, non sapevo da che parte cominciare, così ho rimandato fino ad ora.
Nel continente nero per il momento ho fatto un unico viaggio. Unico soprattutto perché sono fermamente convinta che quello in Namibia resterà per sempre IL VIAGGIO, unico anche a livello numerico ma, dalle mie approfondite ricerche e secondo l’opinione di chi questa terra l’ha percorsa in lungo e in largo, l’esperienza più ricca che si possa vivere in questa parte del globo.
La Namibia infatti è una piccola Africa. Qui troverete un concentrato di tutto il meglio che il continente vi può offrire: vasti deserti sia di pietra, sia di sabbia, rossa o bianca, dove maestose e imponenti si innalzano le dune più alte al mondo; numerose riserve private e non, tra le quali spicca Etosha, uno dei parchi più estesi dell’intero continente nonché vero e proprio santuario della fauna africana; gruppi etnici che seguono ancora il proprio stile di vita tradizionale senza aver subito alcuna minima interferenza dalla società moderna; massicci montuosi che vi regaleranno panorami che non hanno nulla da invidiare a quelli dell’emisfero settentrionale del pianeta; un importante sito archeologico patrimonio UNESCO; piante endemiche e paesaggi spettacolarmente drammatici di una natura che più selvaggia e autentica non si può trovare.
Capite bene a quale scelta tormentata mi sono trovata di fronte: "Da dove parto? Che gli racconto?" Bene, la risposta è niente di tutto quello di cui vi ho accennato sopra! Lo farò, certo che lo farò, ma da buona esploratrice golosa ho deciso di inaugurare la numerosa serie di post namibiani parlando di buon cibo. E so già che vi spiazzerò! Tra le tante bontà che ho gustato e che prima o poi mi auguro di poter assaporare di nuovo, oggi vi suggerisco qualcosa che non vi aspettereste mai di trovare nel cuore dell’Africa. Sappiate infatti che per gustarvi la miglior torta di mele di sempre dovete recarvi nel bel mezzo del deserto del Namib. Sì, avete capito bene. E no, non sto scherzando, non sto delirando e nemmeno esagerando.
La torta di mele l’ho provata in tutte le sue declinazioni e in ben tre continenti. Ho provato anche quella di Nonna Papera! Tante buone, alcune buonissime ma nessuna eccellentemente perfetta come quella della bakery di Solitaire.
Piccoli buongustai!