Di essere un’appassionata amante della
pasticceria anglosassone penso di avervelo ripetuto allo sfinimento. E forse
anche di quanto a Londra mi senta a casa e non semplicemente in visita in una
città che mi piace tanto. Mi sorprendo ogni volta di questa sensazione di agio
totale, di profonda familiarità e empatia che ho da sempre avuto con la
capitale inglese. Sicuramente è in buona parte merito del fatto di averci vissuto
e di esserci stata in visita molte volte, ma non solo. Basta pensare a quante –
io ne conosco parecchie – persone vivono in un luogo senza mai maturare alcun
legame profondo con esso. Per quanto mi riguarda credo infatti sia soprattutto
una questione culturale, tanto che questo feeling l’ho instaurato a dire il
vero un po’ con tutto il Regno Unito, la cui forma mentis sento sicuramente più affine rispetto a quella
italiota. Per dire, pure la mia ormai remota tesi di laurea ruota attorno alla
storia di questo Paese, quella delle sue relazioni internazionali nello
specifico, e vi assicuro che se questa passione ha resistito ai preistorici tomi
in inglese arcaico – alcuni termini non è riuscita a decifrarli neppure la mia
relatrice che teneva periodiche conferenze negli USA! – dal peso di circa una
tonnellata cadauno che mi sono dovuta sorbire per l’occasione, beh allora è
proprio un sentimento che viene dal profondo.
Se uniamo quindi la golosa passione per
la pasticceria locale, la capillare conoscenza della città e l’innato spirito
british, provate solo a immaginare il numero di bakery che ho saccheggiato nella capitale inglese. Note o
sconosciute, in zona centrale o periferiche, vi assicuro che sono talmente
tante che nemmeno io stessa le ricordo tutte! Ogni volta che sono a Londra
d’altronde cerco di scovare nuovi posticini zuccherosi da sperimentare, però ho
un caposaldo, la mia dolce certezza assoluta, la mia irrinunciabile tappa
fissa: il parlour di Peggy Porschen.
Dovete sapere che Peggy è una delle cake
designer più famose del Regno Unito – ma no, che dico? Del mondo! – infatti
l’ho scoperta ormai diversi anni fa proprio quando ho iniziato ad avvicinarmi a
questa arte. A quel tempo la buona Peggy non aveva ancora aperto il suo
adorabile salottino – questo è il significato di parlour – ma produceva i suoi capolavori solo su ordinazione,
soprattutto di vip del calibro di Madonna, Kate Moss, Sting, la famiglia reale
e tanti altri. Imbambolata mi incantavo di fronte allo schermo del pc ad
ammirare le sue creazioni. L’ho adorata da subito e tuttora resta
indiscutibilmente la mia cake designer preferita. Le sue torte e i suoi cupcake
da un punto di vista estetico sono semplicemente perfetti. I suoi fiori in
pasta di zucchero poi sono incredibili, sembrano veri! A differenza del buon
Buddy che pur mi sta tanto simpatico e che come vi ho raccontato qui si merita
una piena promozione per le sue goloserie, il suo stile è fine e minimalista. Il
risultato sono delle opere d’arte delicate e raffinate. Questo stesso stile
Peggy l’ha riproposto nel suo parlour,
lo spazio dedicato a noi comuni mortali per goderci le sue prelibatezze. Un
accogliente angolino – se non ricordo male, al suo interno ci sono solo quattro piccoli tavoli – interamente sui toni pastello, con l’accoppiata vincente del rosa e
marrone a farla da padrone. E’ tutto così caramelloso e zuccheroso che vi
sembrerà di trovarvi all’interno di una bomboniera!
Nonostante ogni minimo dettaglio del locale
sia studiato alla perfezione nonché assolutamente adorabile, il suo vero punto di
forza è il banco dei dolci. La scelta si divide fondamentalmente fra torte a
strati e cupcake, ma potete trovare anche graziosissimi biscotti glassati e
goloserie stagionali come ad esempio le mince pies durante il periodo natalizio.
Essendo stata da Peggy innumerevoli volte e in tutte le stagioni, credo di aver
provato quasi ogni tipo di dolce proposto. Ogni volta la scelta si è sempre
rivelata ottima, ma naturalmente ho i miei preferiti, quelle prelibatezze che sono
irrinunciabili e rappresentano un vero e proprio must.
Per quanto riguarda le torte trionfa il più
classico dei classici inglesi, la Victoria
Sponge che Peggy ha ribattezzato Glorius
Victoria e che da tradizione prevede una base di sponge – attenzione, in italiano questo termine viene spesso tradotto come “pan di spagna” ma è sbagliatissimo essendo la prima ricca di burro, il secondo di uova – alla vaniglia farcita con marmellata ai lamponi e crema al burro alla
vaniglia. Non da meno è la torta limone, lampone e rosa dove una succosissima sponge al limone è riempita con crema al
burro meringata al lampone e frammenti di petali di rosa in cristalli di zucchero e rifinita con una
guarnizione a base di lamponi freschi. Le torte di Peggy sono veramente
fantastiche! Sempre belle umide e farcite con la giusta quantità di crema o confettura
e mai troppo dolci come talvolta accade da queste parti. Insomma, ogni boccone
è un vero inno alla perfezione.
Tra i cupcake il vincitore assoluto è senza
dubbio il suo chocolate salted caramel
cupcake. Base al cioccolato con un cuore al caramello salato e glassa di creamcheese al caramello sulla quale
troneggiano squisiti pezzettini di english
toffee. Questo cupcake è qualcosa di orgasmico! Innanzitutto c’è il
caramello salato che vi assicuro essere il migliore in
circolazione! Ovunque venga propinato – Regno Unito e Francia soprattutto,
raramente in Italia – io mi ci fiondo perchè si tratta della mia farcitura preferita
di cui ho una dipendenza cronica, ma il caramello salato di Peggy è inarrivabile.
Ha una consistenza piuttosto densa e il bilanciamento tra dolce e salato è
perfetto. Quel pizzicorino dato dal sale emerge con avvolgente intensità al
palato ma il risultato complessivo è ben equilibrato per il piacere delle nostre festose papille gustative. La base al cioccolato è
come sempre sofficissima e la creamcheese
deliziosa, ancora una volta una delle migliori mai provate. Oltre al
caramello salato, l’altro punto di forza di questo dolcetto è però lo
strepitoso english toffee posto a
guarnizione. L’english toffee è
un’invenzione della mitica Peggy e consiste in uno spesso strato del suo
squisito caramello salato ricoperto da del buon cioccolato al latte e scorparso di briciole
di nocciole tostate. Una droga divina, non riuscirete più a smettere di portarvi uno via l'altro un pezzettino alla bocca! Almeno una confezione torna sempre con me in Italia e quella unica volta che è durata
due giorni interi è stato tanto! Tra l’altro a novembre, l’ultima volta che ho
fatto visita a Peggy, ho scoperto che sia il suo chocolate salted caramel cupcake, sia l’english toffee hanno ricevuto un Great Taste Award che in parole
povere si può definire l’Oscar del cibo britannico. Beh, meritatissimo!
Il
cupcake che merita di salire sul secondo gradino del mio podio personale
è quello alle fragole e champagne: base alla vaniglia ben inumidita con bagna allo champagne, farcita con conserva allo champagne e fragole e
guarnita con creamcheese allo
champagne alla cui sommità viene posta una bella fragolona fresca.
Il terzo posto se lo aggiudica il Banoffe
Cupcake, in omaggio alla tipica torta inglese a base di caramello e banana.
Oltre a torte e cupcake belle e pronte per
essere assaporate all’istante, nel parlour
di Peggy potete acquistare direttamente anche alcune delle golosità prodotte
nel suo laboratorio e che sono parte integrante delle sue creazioni, come ad esempio
il suo mitico English Toffee, le sue
conserve tra cui la buonissima allo champagne e fragole, giusto per citarne un
paio. In realtà, per non farvi mancare nulla, potete portarvi a casa il mondo
di Peggy al completo: i suoi libri di ricette, le raffinate porcellane rosa
identiche a quelle utilizzate in negozio e accessori di pasticceria rigorosamente
brandizzati. I prezzi sono leggermente oltre la media londinese, ma stiamo pur
sempre parlando di Peggy Porschen! Che poi non è semplicemente una questione di
nome, effettivamente si tratta del miglior ritrovo londinese dove
deliziarsi con la tipica pasticceria anglosassone, appagando gli occhi
oltre che il palato.
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Colta in flagrante! :-D |
“Sì, ma dove dobbiamo recarci per godere di
tale ben di Dio?” direte voi. Al 116 di Ebury Street,
fermata metro Sloane Square,
nel centralissimo quartiere di Belgravia, a poca distanza da Hyde Park e Buckingham Palace. Un zona prevalentemente residenziale
– non ci sono alberghi, uffici o attrazioni turistiche, resiste solo qualche grazioso negozietto e alcuni storici pub – e una delle più ricche della città,
tanto che i prezzi esorbitanti delle magnifiche case sono ormai quasi
esclusivamente alla portata di sceicchi arabi o di imprenditori asiatici
multimiliardari. Gli inglesi si sono spostati in quartieri più accessibili –
per modo di dire visti i prezzi pur sempre stratosferici degli alloggi nella
capitale inglese – così Belgravia negli anni si è molto spopolata perché questi
super ricconi sfruttano le loro case milionarie solo per poche settimane
all’anno. A Londra questo è un problema sentito in più di una zona, ma
sembrerebbe che a Belgravia sia particolarmente accentuato. Per tutti questi
motivi, pur trovandosi nel cuore di Londra, Belgravia è piuttosto
tranquilla, difatti una passeggiata tra le sue pittoresche stradine e i suoi
giardini curati e raccolti oltre ad essere assolutamente consigliata è pure
estremamente rilassante. La sua attrazione principale è senz’altro rappresentata dalle lunghe file ordinate di eleganti case – spesso dotate di belle terrazze – dalle facciate in stucco bianco che
fanno di Belgravia il miglior esempio di architettura classica dalla forte
influenza stilistica italiana presente in città.
Uh, stavo per salutarvi dimenticando un particolare importante sulla nostra Peggy! Per chi di voi ambisce a
diventare un/una fuoriclasse della pasticceria inglese, esattamente di fronte
al parlour si trova l’Academy, ovvero la scuola dove la stessa
Peggy o le sue fidate collaboratrici vi insegneranno – in cambio di tante,
tante sterline! – tutti i trucchi del mestiere. Un’ottima opportunità per chi
vuole e può permetterselo.
Io, pur nutrendo un'amatoriale passione per il baking anglosassone e il cake design in generale, preferisco varcare la soglia di quella
piccola nuvola rosa che è la pasticceria e rilassarmi concedendomi un dolce
peccato di gola accompagnato da del buon tè caldo al caramello. Top!