martedì 1 settembre 2015

ALLOGGIARE CON AIRBNB


Ben ritrovati cari esploratori golosi!

Anche Mai Abbastanza è andato in vacanza e se avete seguito la pagina Facebook sapete bene dove e potete immaginare quanto avrò da raccontarvi nei post a venire. Abbiate però  ancora un pochino di pazienza, devo fare ordine e rielaborare le emozioni che i tanti meravigliosi luoghi visitati mi hanno regalato. Se poi considerate anche che a soli due giorni dal rientro ero già al lavoro… Ma va bene così, la vita è breve è cerco sempre di sfruttare i miei giorni di ferie il più possibile, tanto che ci faccio in Palude Padana?
Il rientro sul blog sarà quindi soft. Non parlerò né di luoghi ameni, né di gustose golosità, ma naturalmente snocciolerò informazioni utili per tutti gli amanti del vagabondaggio. Vi voglio infatti parlare di un portale web che ho iniziato ad utilizzare nell’ultimo anno e che consiglio a tutti coloro che sono alla ricerca di un posticino dove riposare le ossa dopo lunghe esplorazioni. Si tratta di Airbnb, nome ormai noto ma che, perlomeno tra le mie conoscenze, ancora poco utilizzato e piuttosto misterioso.
In realtà è tutto molto semplice: Airbnb vi permette di trovare (o mettere a disposizione) una camera o un intero appartamento – pare anche castelli, igloo, isole, ma resterei nel mondo reale -  nei quali soggiornare durante le vostre fughe. Ad offrire queste sistemazioni sono esclusivamente privati che escono dai canali convenzionali. Per questo motivo in alcuni Paesi il portale non è visto di buon occhio in quanto si ritiene alimenti la famiglia degli affitti in nero, seppure in maniera legalizzata. Insomma, sì, non è chiarissimo... Sembrerebbe un controsenso, che ognuno di voi si faccia quindi la propria idea.

La nostra stanza a New York
Io per il momento sono alla mia terza esperienza con Airbnb e non posso che parlarne benone sotto molti punti di vista. Innanzitutto per l’aspetto economico. La prima volta che mi sono rivolta a questo sito è stato per emergenza, come ultima spiaggia, ed effettivamente ha rappresentato la mia salvezza in quel di New York City. Il viaggio nella Grande Mela è stato totalmente inaspettato grazie ad un’offerta aerea che mi è letteralmente piovuta dal cielo e alla quale non potevo proprio dire no. Evidentemente il mio destino aveva stabilito che era il momento di fare la conoscenza di New York! Esaltatissima per il prezzaccio portato a casa, mi metto alla ricerca dell’alloggio e qui sorgono i problemi e scemano gli entusiasmi. Siamo infatti a un solo mese dalla partenza che per di più ricade nel periodo natalizio. Le provo tutte, ma trovo pochissima disponibilità e a prezzi letteralmente folli, anche per vere e proprie bettole che nell’ipotesi migliore passati sfortunati ospiti descrivono come covi per scarafaggi. Sapete che in quanto viaggiatrice zaino in spalla non mi formalizzo, dormo ovunque, sono di casa presso gli ostelli e non chiedo nulla più di un letto e una doccia. Sì, ma il letto lo voglio condividere solo con il maritozzo e l’unico lusso che esigo è l’igiene. Scoraggiata tento l’incognita Airbnb che custodivo nascosta in un cassetto della memoria, infatti non ricordavo nemmeno di essermi già iscritta al portale. Passo così alla pratica dando il via a una lunga ricerca. Anche qui devo dire che era rimasto poco che conciliasse convenienza e decenza, spiccavano però un paio di buone possibilità. La mia scelta è ricaduta su un grazioso appartamento nell’Upper Est Side, per la precisione sull’ottantesima strada. Siamo a Manhattan, in una zona residenziale danarosa e fighissima, qui non ci sono hotel, nessun turista, solo newyorkesi doc. L’appartamento, condiviso con una simpatica coppia di coetanei, è molto piccolo come da prassi in tutta Manhattan ma molto accogliente e tenuto benissimo. Io e il maritozzo abbiamo a disposizione una bella stanza matrimoniale, se vogliamo possiamo usufruire della cucina, e il bagno, sempre pulitissimo, è in condivisione con la coppia che ci ospita. Tutto rispecchia esattamente le foto pubblicate sul web e il prezzo è abbordabilissimo, addirittura ottimo se consideriamo che siamo a Manhattan, uno dei luoghi più cari dell’intero pianeta!
Importantissimo è poi anche il valore umano. Già di norma cerco di evitare gli hotel non solo per una questione di costi, ma anche perché anche la più bella camera d’albergo la trovo così fredda e impersonale. Molto meglio una semplice ma autentica e vissuta stanza in un b&b dove si può instaurare un minimo di rapporto con i padroni di casa, dove si può avere un assaggio della cultura e delle abitudini della gente del posto. Beh, con Airbnb il rapporto umano si coltiva alla grande. Nonostante, essendo noi fuori dal mattino fino a sera se non notte, si riuscisse solitamente a vedersi solo per pochi minuti al giorno, ricordo piacevoli e illuminanti chiacchierate con tutti i nostri host e tuttora sono ancora in contatto con Jana che ci ha ospitato a New York e con Gabrielle da cui abbiamo alloggiato ad Edimburgo.

Vista dall'ingresso di casa a Edimburgo.
Già Edimburgo, anche qui Airbnb è stato provvidenziale. Dovete sapere che nella magnifica città scozzese, agosto è il mese dei festival e in quel periodo migliaia di persone si riversano per le sue strade. Addirittura già ad aprile ho faticato a trovare un alloggio in quanto ancora una volta mi sono scontrata con poca scelta e prezzi improponibili. Ecco allora Airbnb venire in mio aiuto con una simpaticissima insegnante di francese che ci mette a disposizione una grande e bellissima stanza con bagno privato in una caratteristica row house con soffitti altissimi e grandi finestre da cui entra tanta luce naturale, in un tipico contesto residenziale britannico con vista sulla imponente Cattedrale di Saint Mary, a due passi dalla New Town. Va aggiunta la totale libertà di utilizzo degli spazi comuni, dalla cucina al magnifico salotto. Non ci poteva andare meglio!

La nostra stanza a Edimburgo
Infine siamo stati fortunatissimi anche sull’isola di Lewis, la maggiore delle Ebridi Esterne, naturalmente sempre in Scozia. Maggie, una simpatica guida turistica di mezza età che parla correttamente il gaelico, ci ha accolto nella sua grande casa immersa nella natura. Anche qui stanza e bagno molto belli, ampi e puliti. Insomma abbiamo fatto centro tre volte su tre!

Panorama dalla finestra della nostra stanza sull'isola di Lewis.

La nostra casa sull'isola di Lewis

Come avrete capito, promuovo Airbnb a pieni voti e sicuramente lo utilizzerò nuovamente in futuro. Anche lui ha però dei difettucci. Il primo è che l’importo da pagare vi verrà immediatamente trattenuto. In alcuni casi (pochi) la prenotazione è flessibile, per cui se decidete di annullarla entro il limite stabilito vi verrà restituito l’importo totale ad eccezione della commissione spettante al portale stesso. Vi è anche un secondo limite. Provando a ricercare alloggi  per altre destinazioni quali Spagna, Polonia e la nostra stessa Italia, Paesi certamente più economici rispetto agli Stati Uniti e al Regno Unito, sono arrivata alla conclusione che Airbnb convenga, e anche molto, se diretti in località dispendiose, non invece se la vostra meta sono Paesi in cui il costo della vita è più contenuto. In quest’ultimi il costo di una stanza non solo equivale a quello di altre strutture, ma può essere addirittura maggiore.


Ecco riemersa la voglia di partire che sto cercando di sedare in tutti i modi da quando sono tornata. E che cavolo, non posso continuare a reprimere la mia natura vagabonda, quindi vi saluto e vado a cercare la prossima casa dei sogni su Airbnb! 

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